Un insieme di fotografie che si ripeto no sono distese sul pavimento. Queste rappresentano dei paesaggi ribaltati o trasformati realizzati durante i cammi ni svolti dall’artista. Il mondo naturale, percepito tramite le immagini, viene calpestato da chi le osserva subendo una violenza tipica del momento che stiamo vivendo. Dall’alto due camere di sorveglianza lo osservano come fossero egemoni rispetto a ciò che succede. Quella di sinistra, realizzata in acciaio inossidabile, sembra nuova; la sua fun zione però è meramente quella di oggetto rappresentativo di una realtà sempre più controllata. A sinistra, una camera simile è posta a specchio rispetto alla prima; re alizzata in acciaio porta con sè i segni del tempo data dalla ruggine il cui processo è stato interrotto attraverso la scherma tura in cera d’api. Al posto del vetro c’è un buco che rimanda al vuoto e critica il controllo eccessivo della società Come un ribaltamento dell’azione e una situazione assurda in cui un paesaggio frammentato viene controllato in modo f ittizio da macchine non operanti. La rappresentazione di una realtà altra ma non tanto distante dal reale.